Orari
INIZIO LUNEDI’ 15 SETTEMBRE
Lunedì e Venerdì
→ 18:30 – 19:30: 1° gruppo – Bambini e fanciulli
→ 19:50 – 21:00: 2° gruppo – Ragazzi e adulti
Cenni Storici sulla Storia del Ju Jitsu
Il Ju Jitsu o Ju Jutsu significa “arte della cedevolezza e della flessibilità”: Ju = dolce, flessibile, morbido, cedevole; Jitsu = a
Il Ju Jitsu è un’arte marziale giapponese basata su principi filosofici e culturali consolidati nel tempo, in cui ciò che conta è sfruttare la forza dell’avversario: “Hey Yo Shin Kore Do” – il morbido vince sul duro. Più forte si colpisce, maggiore sarà la forza che si ritorcerà contro.
È un’arte marziale completa: il principio che lo contraddistingue è la cedevolezza. Si tratta di mettere fuori combattimento l’avversario con ogni mezzo e con il minor dispendio di energie. Il concetto fondamentale è che non ci dovrebbe essere nulla contro cui combattere; un bravo jutsuka deve essere sfuggente, come l’acqua che scivola tra le dita di chi cerca di trattenerla.
Il Ju Jitsu è sopravvissuto nei secoli grazie alla sua capacità di adattarsi ai mutamenti storici e sociali, di superare i confini del proprio territorio e di adeguarsi con coraggio e umiltà ai cambiamenti evolutivi. Questo non significa dimenticare la tradizione, ma riconoscere che questa nobile arte si è trasformata adattandosi alle circostanze storico-sociali, educative, ideologiche e filosofiche delle diverse realtà locali, occidentali e non.
Durante il periodo Edo (o Tokugawa, 1603-1868), la famiglia Tokugawa detenne il massimo potere politico e militare. I samurai non combattevano più in guerra, ma continuavano ad allenarsi nelle arti marziali, aprendo numerose scuole in tutto il Giappone. Affinavano tecniche sia a mani nude sia con le armi, come disciplina tra le caste.
Con la modernizzazione del Giappone e la fine dell’era dei samurai (Restauro Meiji, 1868), l’uso del Ju Jitsu subì un declino. In questo periodo, il maestro Jigoro Kano codificò alcune tecniche di Ju Jitsu, eliminando quelle più pericolose, dando vita al Judo:
- Atemi-waza: colpi
- Nage-waza: proiezioni
- Kansetsu-waza: leve articolari
- Shime-waza: soffocamenti
- Ne waza: lotta a terra
Negli ultimi trent’anni, il Ju Jitsu è diventato una delle discipline marziali più praticate, portando alla nascita di nuove scuole, stili e associazioni. Considerato la madre di tutte le arti marziali giapponesi, il Ju Jitsu è anche una filosofia di vita: corpo, mente e spirito vanno allenati costantemente.
Perché praticare Ju Jitsu
Praticare Ju Jitsu o Ju Jutsu – a seconda della scuola e dello stile – è un’esperienza completa che unisce difesa personale, benessere fisico e crescita mentale.
Come il Judo, ha radici profonde nella tradizione giapponese e si fonda sull’uso della tecnica più che della forza. È una disciplina dinamica, che stimola il corpo in modo funzionale e armonico.
Il Ju Jitsu insegna a difendersi da un’aggressione sfruttando la forza dell’avversario contro di lui, attraverso leve, proiezioni, immobilizzazioni, tecniche di controllo e soffocamenti.
È adatto a tutte le età – bambini, adulti e anche anziani – ed è ideale per chi desidera un approccio alla difesa personale efficace ma non aggressivo, basato su tecnica, precisione e tempismo, senza ricorrere alla forza bruta.
Dal punto di vista fisico, è un allenamento completo che migliora:
- forza
- resistenza
- equilibrio
- coordinazione
- flessibilità
Dal punto di vista mentale, richiede concentrazione, calma e lucidità, anche sotto pressione. Aiuta a sviluppare disciplina, autocontrollo e umiltà, favorendo un progresso costante e personalizzato: ognuno cresce secondo i propri ritmi.
I valori fondamentali del Ju Jitsu sono:
- rispetto per sé stessi e per gli altri
- non-violenza (uso della tecnica solo quando necessario)
- padronanza del corpo e della mente
- crescita continua
CINTURE NERE E TECNICI JU JITSU KOBUSHI – AICS
| COGNOME E NOME | QUALIFICA GRADO E TITOLO |
| SPADARO PIETRO | MAESTRO 10° DAN HANSHI SHODAI SOKE |
| ARDAGNA LIDIA | MAESTRO 7° DAN KYOSHI |
| PILARA ROBERTO | MAESTRO 5° DAN RENSHI |
| CARAGNANO GIUSEPPE | MAESTRO 5° DAN RENSHI |
| MUNDULA GIOVANNI | ISTRUTTORE 5° DAN RENSHI |
| PALERMO ANDREA | ISTRUTTORE 3° DAN SENPAI |
| PILARA MARCO | ISTRUTTORE 3° DAN SENPAI |
| DICANDIA FRANCESCA | ISTRUTTORE 3° DAN SENPAI |
| SANACORI ANTONINO | ISTRUTTORE 3° DAN SENPAI |
| GELSOMINO RUGGERO | ISTRUTTORE 3° DAN SENPAI |
| BOSSIO CRISTINA | ISTRUTTORE 3° DAN SENPAI |
| DI DIA MARIO | ISTRUTTORE 3° DAN SENPAI |
| CAPPELLO FRANCESCA | ISTRUTTORE 3° DAN SENPAI |
| GIAMMALVA MARIA | ISTRUTTORE 3° DAN SENPAI |
| CRUCIATA CLAUDIO | ALLENATORE 2° DAN SENPAI |
| SIMNITA ERNST HENDRIK | ALLENATORE 2° DAN SENPAI |
| FONTANA GIUSEPPE | ALLENATORE 2° DAN SENPAI |
| GALIFI BENEDETTO | ALLENATORE 2° DAN |
| MESSINA PIETRO | ASP. ALLENATORE 2° DAN SENPAI |
| GIAMMALVA MONICA | 2° DAN |
| PUMA ANTONINO | ALLENATORE 1° DAN SENPAI |
| CURATOLO GIUSEPPE | ASP. ALLENATORE 1° DAN SENPAI |
| GIACALONE DOMENICO | 1° DAN BORDATA |
| TIBAUDO FRANCESCO | 1° DAN BORDATA |
| PAPPA VALERIO | 1° DAN KAMIZA |
| BELLACOMO LUCA | 1° DAN KAMIZA |
| GENOVESE LEANDRA | 1° DAN KAMIZA |
| FERLITO VITO | 1° DAN KAMIZA |
| FERRO GIUSEPPE | 1° DAN KAMIZA |
| CARDO VANESSA | 1° DAN NERA |
| MANGIARACINA ALESSANDRO | CINTURA NERA |
| MINEO VINCENZO | CINTURA NERA |
| SANSICA MAURIZIO | CINTURA NERA |
| RALLO MANUELA | CINTURA NERA |
| DI GIOVANNI CRISTIAN | CINTURA NERA |
| CARAGNANO MANUEL | CINTURA NERA |
| AGUANNO BENEDETTO | CINTURA NERA |
| PALISI GAIA | CINTURA NERA |
| FUNDARO’ MARIANO | CINTURA NERA |
| PIACENTINO PIETRO | CINTURA NERA |
| D’ANNA EMANUELE | CINTURA NERA |
